Il Monastero di Santa Chiara (1649)
Il Monastero delle Clarisse, fu edificato tra il XV ed il XVI secolo per volontà di Cintio Accursi. Annessa al Monastero la chiesa di S.Chiara che ospita all'interno interessanti opere come una Via Crucis dipinta, una tela con l'Assunta del XVII secolo. In questo monastero vissero e si santificarono la venerabile suor Maria Lanceata Morelli († 1762) e suor Maria
Nella chiesa San Nicolò a Montecastrilli due tele del XVI secolo di Bartolomeo Poliziano e Archiatra Ricci
La chiesa di San Nicolò sorge all’interno di Montecastrilli ed è la chiesa parrocchiale del paese. Venne edificata nel X-XI secolo e fu completamente restaurata, soprattutto nella facciata e nella torre campanaria, nel 1964. Tempio di pregevole fattura, articolato in sei cappelle votive di cui tre in stile barocco, vi si conservano un Crocifisso Ligneo dello XV secolo, un'icona della
La torre di avvistamento della Palombara a “guardia” del territorio
Nella vallata sotto il castello di Farnetta esiste, ancora oggi una torre di guardia detta torre della Palombara di epoca tardo-medievale, che si erige al centro di un insieme di corpi di fabbrica che formavano una fattoria. Da torre di avvistamento passò ad essere utilizzata per l’allevamento dei piccioni torregiani. Appartenne fino all’inizio dell’ottocento ai conti Francisci di Todi, in
San Lorenzo, la chiesa che si affaccia su una collina di straordinaria bellezza
La chiesa di San Lorenzo a Farnetta risale al X secolo ed è posta nella antica parrocchia di Farnetta, da cui dista circa 2,5 km. La chiesa è situata lungo un importante diverticolo romano della Via Amerina che collegava Roma con Amelia, Todi ed il nord. Di stile romanico, si presenta con una sola navata con volta a botte e
La Chiesa di San Nicolò a Farnetta di notte illuminata artisticamente
La chiesa di S. Nicolò di Farnetta fu eretta dopo il 1467. Per tutto il XV, XVI e XVII secolo la chiesa di Farnetta era riportata sotto il titolo di S. Silvestro e S. Nicolò. Nella nuova chiesa di S. Nicolò fu trasportata un'immagine di S. Silvestro, che vi rimase fino al XVIII secolo. Di notte è artisticamente illuminata
Castel dell’Aquila ospita il Museo della civiltà borghese
La frazione di Castel dell'Aquila ospita il Museo della civiltà borghese. Qui sono esposti oggetti donati da Irene Giampietro, discendente dei Barcherini, nota e facoltosa famiglia vissuta nel nostro territorio nei secoli XIX e XX. Viene documentata la vita di una famiglia borghese attraverso vari momenti della vita: la nascita; la vita religiosa (battesimo, cresima e prima comunione); matrimonio; viaggi, caccia,
La chiesa dedicata a San Giacomo, protettore dei soldati e di Castel dell’Aquila
La Chiesa di S. Giacomo fu costruita a Castel dell'Aquila contemporaneamente al castello. È ignoto il motivo della dedica ai Santi Apostoli Giacomo e Marco. Si può ipotizzare che tale titolo sia dovuto al fatto che S. Giacomo è il protettore dei soldati e Castel dell’Aquila, paese di confine, era sede di una nutrita guarnigione di soldati tuderti, ivi inviati
La porta vecchia di Castel dell’Aquila con i resti delle bocche di fuoco
La porta vecchia di Castel dell'Aquila sorge nella parte occidentale del paese, nel punto più difficile da aggredire. Rimangono resti delle bocche di fuoco in laterizi. Nel 1577 vi fu murata l’aquila, stemma della città di Todi, da cui deriva il nome del paese (Castello dell’aquila).
Un museo d’arte sacra nella Chiesa del Sacro Cuore
Anticamente la Chiesa del Sacro Cuore era dedicata a S. Pancrazio e fu costruita nei primi anni del '600 dal sacerdote don Scipione Nuti. Nel 1933 quando arrivò don Vincenzo a Castel dell’Aquila la trovò in pessime condizioni: “Caduto era il tetto di detta cappella, senza altare, alla porta vi entravano anche le bestie.” Con l’aiuto del popolo venne restaurata
L’antica Via Amerina, un tracciato tutto da scoprire
La Via Amerina, costruita dai romani dopo la definitiva vittoria sui Fallisci nel 241 a.C, attraversava la parte occidentale del territorio umbro. Il tracciato, partendo dall’Alto Lazio (Faleri Novi), collegava Amelia, Todi, fino all’alta Umbria.